giovedì 2 marzo 2017

VENEZIA GRATIS -DAL 1 AL 31 MARZO 2017 – VENICE FOR FREE


Quello che non sai di Piazza San Marco
Piazza San Marco è senza dubbio una delle piazze più famose e meravigliose del mondo. Non per essere di parte ma ogni volta che mi trovo davanti alla Basilica mi soffermo ad ammirarla per qualche minuto, in silenzio, come se non l’avessi mai ammirata prima di allora.
Se vi capita andateci di notte, è ancora più suggestiva. La sua imponenza è in grado di catturate lo sguardo e la mente, riempiendo il cuore.
Molti di voi conosceranno la sua storia o avranno partecipato a qualche gita scolastica o tour con guida. Molto bene.
Probabilmente però c’è qualche curiosità che ancora non conoscete..
La forma attuale di Piazza San Marco non è com’era in principio. Quella che oggi è l’area monumentale più frequentata di Venezia, è l’esito di successive modifiche ed espansioni. In origine la Piazza era destinata a diventare un grande orto, attraversata dal Rio Batario e dagli attuali rii della Zecca e del Cavalletto.
Il maestoso Palazzo Ducale un tempo era un castello con torri e recinzioni, circondato da un canale. Dove ora si trova la piazzata, un tempo vi era un bacino adibito al carico e scarico delle merci.
La zona iniziò a diventare simile ad oggi nel 826, quando a Venezia arrivò il corpo di San Marco e avvenne l’edificazione della prima Basilica.
Purtroppo nel 976 un grosso incendio distrusse tutto, Basilica e Palazzo Ducale compresi. Nel 978 fu costruita una seconda Basilica e anche Palazzo Ducale fu riportato alla luce.
Nello stesso anno, il Doge Pietro I Orseolo, fece costruire vicino al Campanile, un ospizio per pellegrini malati e bisognosi.
Nel 1264 Piazza San Marco venne infine pavimentata con mattoni disposti a spina di pesce.. da qui in poi iniziò il corso che portò quest’area a divenire il salotto più magico di Venezia.


La prima cosa strada, o meglio, diversa dal comune, è che a Venezia non si studiano via e strade, si studiano Calli, Campi, Campielli, Fondamenta e Sotopòrteghi.
Per gli autoctoni è facile, ma nei forestieri spesso si genera un po’ di confusione. per questo cercherò di farvi un po’ di chiarezza e perché no, anche togliervi qualche curiosità!
RII E CANALI DI VENEZIA
Inizio col dirvi che a Venezia non tutti i corsi d’acqua sono Canali. Anzi, a Venezia ce ne sono poco meno di una decina, i più noti sono il Canal Grande, il Canale di Cannaregio e il Canale della Giudecca. Gli altri sono fuori dall’Isola, limitano con dei pali, le cosiddette brìcole il tracciato da seguire durante la navigazione.
Tutti gli altri sono Rii. I Canali sono navigabili mentre non tutti i Rii lo sono.
La navigazione a Venezia è regolamentata da una specifica segnaletica: sensi unici, divieti di accesso, limiti di sosta, autovelox. Esatto, esistono gli autovelox anche per le barche. L’ho scoperto anch’io qualche tempo fa proprio a Venezia.
LE CALLI DI VENEZIA: CALLESÈLLA, SALIZADA, RUGA E RAMO
A Venezia ci sono circa 3 mila Calli che sarebbero le strade, le vie e i vicoli della città. Le Calli più strette vengono chiamate Callétte o Callesèlle, mentre quelle più larghe sono dette giustamente Calli Larghe. Le principali Calli si chiamano Salizada. Calli larghe e ricche di attività commerciali sono denominate Ruga. Calli cieche utilizzate solo dai residenti per raggiungere le proprie abitazioni sono chiamate Ramo.
La Calle più famosa di Venezia è la Mercerie che collega in dieci minuti di passeggiata Piazza San Marco al Ponte di Rialto. Lungo le Mercerie si trovano negozi, boutique e bancarelle di souvenir.
CAMPI E CAMPIELLI DI VENEZIA
Una volta quasi tutte le piazze d’Italia erano chiamate Campi e a Venezia, tutto è rimasto così, fatta eccezione per Piazza San Marco, il cuore dell’Isola.
Tra i campi più famosi c’è Campo San Polo, il Campo più grande di Venezia, situato nell’omonimo Sestiere, Campo Santa Margherita.

I PONTI DI VENEZIA
A Venezia non manca niente, soprattutto ponti. Ce ne sono circa 340 ponti, compresi quelli sulle grandi isole. I più famosi? Ovviamente il Ponte di Rialto e quello dei Sospiri anche se in realtà ce ne sono molti altri.
Se pensate che la Toponomastica di Venezia sia strana forse non conoscete i nomi delle Calli.. lì sì che c’è da sbizzarrirsi ma questo è un altro articolo!
Maddalena Ganz



"E poi c'è tutta l'altra Venezia: quella interna, delle calli, dei campi, dei rii, delle rive remote, quella che forma il gran corpo della città. Città sempre un poco strana e segreta, anche a chi l'abbia in antica consuetudine, che non si lascia comprendere intera neppure da chi ne abbia la labirintica topografia stampata nella testa e sotto la pianta dei piedi...
Una cosa mi par di capire e di poter dire con certezza (una cosa evidente, del resto): che codesta ragione o legge è di origine acquatica. Una città fabbricata in mezzo all'acqua, su cento isolotti, separati l'un dall'altro da centocinquanta canali, non può avere la forma organica di un'altra, fabbricata sul monte, o nella pianura, o sia pure in riva al lago o al mare.
Prima la necessità materiale, poi quell'altra, d'ordine spirituale, ch'è la fantasia, hanno condotto i costruttori di Venezia a obbedire all'elemento dominante nella loro sfera di vita, rifiutando tutti i modelli esistenti, ascoltando solo i precetti urbanistici  delle maree, delle correnti, dei flussi e riflussi; e delle fasi lunari, e dei venti e della mutevole luce".

(Diego Valeri, Guida sentimentale di Venezia)

Dalla targa a lui dedicata in Fondamenta dei Cereri:
"Qui c'è sempre un poco di vento, a tutte le ore di ogni stagione, un soffio, almeno un respiro. Qui da tanti anni io ci vivo e giorno dopo giorno scrivo il mio nome sul vento" (1975)


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