venerdì 29 novembre 2013

I Sestieri di Venezia

Venezia è divisa in sestieri, in tutto sei che suddividono le zone della città.
Il sestiere corrisponde al quartiere delle altre città, che idealmente rappresentava la quarta parte dell'accampamento romano, schema ideale della costruzione di un gran numero di centri abitati d'Europa.
La suddivisione cittadina in sestieri risale alle origini di Venezia. Sin dai tempi più antichi tale suddivisione si rifletteva anche nella composizione di alcune cariche nella magistratura dell'epoca, come i sei Consiglieri ducali eletti nel Minor Consiglio, uno per ciascun sestiere. La sorveglianza di queste zone era delegata a particolari funzionari, i Capisestiere, incaricati di riferire al governo sull'identità e il comportamento dei cittadini residenti.
La suddivisione in sestieri era un modello che spesso veniva esportato anche in quei territori sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che venivano in tal modo associati ad uno dei rioni cittadini, come nei casi dell'isola di Creta e dei territori del Dogado.
Venezia risulta così divisa in sei zone denominate:   
Cannaregio, così chiamato perché sviluppatosi in una zona paludosa ove erano frequenti i canneti;
Castello, ha preso il nome da un fortilizio ormai scomparso attorno a cui si è sviluppata l'area;
Dorsoduro, probabilmente il suo nome richiama le compatte dune di sabbia di questa zona;
San Marco, prende il nome dalla Omonima basilica;
San Polo, è al centro di Venezia, qui ha sede il mercato di Rialto;
Santa Croce, comprende anche Piazzale Roma, il Tronchetto e la Stazione Marittima.
Queste suddivisioni non esauriscono la zona storica costituente la città di Venezia. Le isole della Giudecca fanno parte di Dorsoduro, l'isola di San Giorgio Maggiore di S. Marco e l'isola di San Michele, sede del cimitero cittadino, di Castello.
Si parla di sestieri anche nelle isole di Burano e Pellestrina, sebbene abbiano rispettivamente cinque e quattro quartieri.
Una particolare numerazione civica...
In città la numerazione civica è unica per ciascun sestiere, tranne alcune eccezioni per le aree più grandi nelle isole non collegate da ponti, e raggiunge numeri a quattro cifre, fino a toccare i quasi 7000 a Castello. Questo particolare sistema di numerazione, insieme alla naturale complessità della viabilità e urbanistica veneziana, porta ad avere anche due numeri civici molto diversi fra loro a poca distanza l'uno dall'altro.
I sestieri nel ferro da gondola
Simbolicamente i sestieri sono rappresentati dai sei denti anteriori del ferro da gondola, la tipica decorazione anteriore di queste imbarcazioni (vedi foto). Assieme al dente posteriore rappresentante dell'isola della Giudecca, alla forma a "S" ricalcante il percorso del Canal Grande, al piccolo arco sopra l'ultima sbarra che ricorda il Ponte di Rialto, e all'ampia voluta superiore indicante insieme il Bacino San Marco e il Corno Ducale — copricapo del Doge — , rappresentano la versione stilizzata della città.

Da oggi per sei settimane vi guideremo alla scoperta dei sestieri veneziani, con la loro storia, arte e peculiarità. Ogni martedì vi porteremo tra le calli, le chiese e i palazzi che hanno segnato la storia di Venezia, cercando di riassumere il meglio possibile l'essenzialità di ogni sestiere.

domenica 17 novembre 2013

DRONE SORVOLA PIAZZA SAN MARCO


“Le immagini saranno utilizzate nel nuovo progetto di museo virtuale dedicato alla laguna. Un punto di vista nuovo sul gioiello di Venezia”
Nel cuore di Venezia, a volo d'uccello. Piazza San Marco e cortile di palazzo Ducale per tre giorni sono stati protagonisti di un inedito set fotografico con l'utilizzo di un drone, un dispositivo di pilotaggio remoto.
DALL'ALTO - È la prima volta che l'amministrazione comunale autorizza una ripresa con drone sulla città per riprese video e fotografiche nell'ambito di "Meraviglie di Venezia. Tesori sacri e profani nell'area di San Marco", il progetto di valorizzazione digitale di 400 capolavori d'arte antica ideato dalla Regione del Veneto e finanziato con fondi comunitari in attuazione di "Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso". Per riprendere, tra la curiosità di molti turisti, Leone e Todaro (o San Teodoro) sulla sommità delle due colonne di piazza San Marco, il drone si è alzato da terra fino all'altezza di ogni statua per 24 volte ciascuna. Il drone è stato utilizzato anche nel cortile di palazzo Ducale, per fotografare le sei statue antiche della Collezione Grimani inserite nelle nicchie della parete dell'orologio di Federico Manopola, e all'esterno della basilica di San Marco, per riprendere la "Testa del Carmagnola" nel loggiato. Tutte le operazioni di ripresa e allestimento sono state possibili grazie alla sinergia tra Regione del Veneto, Procuratoria di San Marco, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, Comune di Venezia e Veritas. Avviato a settembre, l'intervento darà vita entro fine anno al museo virtuale sul web, accessibile da pc desktop e mobile device, più cospicuo per numero di opere in Italia.

drone-2

venerdì 1 novembre 2013

NOVEMBRE 2013 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE NOVEMBER 2013

NOVEMBRE 2013 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE NOVEMBER 2013


"L’autunno è il periodo migliore per visitare Venezia e perdersi tra calli e campielli alla scoperta della storia, delle tradizioni e delle curiosità della città. In autunno il mercato ortofrutticolo di Rialto si colora con le tonalità tipiche della stagione: funghi, zucche, fichi, uva sono i prodotti che si possono trovare sui banchi dei fruttivendoli. Una visita a Rialto vi consentirà anche di vedere, nel vicino mercato ittico, tutte le prelibatezze che usiamo per i nostri piatti tipici a base di pesce. Oltre ai mercati alimentari, a Venezia ci sono anche i Mercatini dell'antiquariato e collezionismo che si svolgono all’aperto in varie zone della città."
Visit Venice – Settembre 2013 è on line!

Vintagemania 2013 

Dal 1 - 3 novembre 2013

Dal 1 al 3 novembre 2013 si terrà la sesta edizione di "Vintagemania" a Villa Giusti del Giardino a Bassano del Grappa (VI).
Venerdì 1 novembre, i cancelli di Villa Giusti del Giardino si apriranno per la sesta edizione di VINTAGEMANIA - mostra mercato del vintage. Nella straordinaria cornice dell'antica dimora bassanese, selezionati espositori, provenienti da ogni parte d'Italia proporranno creazioni del passato con un occhio di riguardo per la moda e i suoi accessori, a completare questo magico mondo non mancheranno libri, dischi in vinile e molti altri oggetti tornati prepotentemente di "moda". L'evento sarà ricco di momenti culturali quali la mostra allestita da Angelo Caroli, guru europeo del vintage, che vedrà protagonista "L'abito da sera" degli anni passati delle maggiori maison.
A completare questo mondo del "passato", nel giardino della Villa, verranno esposte auto americane degli anni 40-60 a cura dei Rockabilly Village.
Per tutta la durata della manifestazione sarà operativo un servizio di ristorazione e bar con una gustosa offerta gastronomica a cura della Santi Group.
Vintagemania, infatti, è anche un momento di incontro e socializzazione: sabato 2 novembre dalle 18 il risto-caffè organizzerà l'evento "aperitivo al verde" con ospite d'onore "lo spritz" accompagnato da dell'ottima live music, mentre la domenica, per i più piccoli, alle 16.00 riscopriamo il vecchio teatrino, con spettacoli di burattini. Per tutta la durata della manifestazione ci sarà la presenza di Radio Birikina e Radio Bella e Monella con i loro DJ.
L'evento anche in questa sesta edizione si presenta come un'occasione unica per trascorrere una piacevole giornata percorrendo le antiche stanze della Villa ed ammirando la bellezza e l'unicità del suo parco storico.
La manifestazione aprirà i cancelli il 1 novembre ed osserverà il seguente orario: venerdi e sabato dalla 10.00 alle 22.00 mentre domenica dalle 10.00 alle 20.00.
Informazioni: mail: info@villagiusti.net mobile:+39333 7061680
http://www.villagiusti.net/

Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

Il Museo del Profumo a Venezia 

profumimuve

Dal 1° novembre 2013 apre il nuovo "Museo del Profumo" nelle sale di Palazzo Mocenigo di San Stae a Venezia.
Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi - architetto, regista, scenografo e costumista di fama internazionale – e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo.
A partire da gennaio 2013, il museo di Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infissi. Il nuovo layout, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abitazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del costume e del tessile.
Nelle sale così rinnovate sono collocate nuove tappezzerie, fedeli a quelle originarie, ma con una cromatura cangiante, appositamente realizzate da Rubelli – Venezia, così come i tessuti dei tendaggi. L’intervento ha inoltre permesso di riportare all’antico splendore un centinaio di dipinti e centocinquanta tra abiti e tessuti, provenienti sia dalle raccolte di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume che dalle altre sedi della Fondazione Musei Civici di Venezia. Sono quindi esposti vetri provenienti dal Museo del Vetro di Murano, dipinti con soggetti storici e celebrativi veneziani, ampolle e antiche attrezzature di laboratorio del Museo Correr, e antichi merletti del Museo di Burano.
Lungo il nuovo itinerario del museo i visitatori potranno così ritrovare l’atmosfera dell’originario ambiente settecentesco e avere un quadro degli usi e costumi dell’epoca, grazie anche a spazi espositivi dedicati al nucleo più importante di tessuti, capi d’abbigliamento e accessori del XVIII secolo del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume.
All’interno del nuovo percorso anche una inedita proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affidato a MAVIVE SpA, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale. In questo modo MAVIVE intende ribadire e valorizzare il legame storico fra Venezia e il profumo integrando il percorso museale con manufatti antichi, tra cui il prezioso manuale di cosmetica “I Notandissimi Secreti de l’Arte Profumatoria” (G. Rosetti, Venezia 1555), primo ricettario dell’Occidente, e preziosi erbari provenienti dal Museo di Storia Naturale di Venezia, tra cui il celebre Erbario Mattioli.
Partecipa al progetto anche la nota casa essenziera tedesca Drom, che fornisce supporto tecnico e scientifico per le installazioni sul profumo e mette a disposizione la sua straordinaria collezione di Flaconi Storp (una delle più importanti al mondo, con oltre 2.500 oggetti da esposizione e pezzi databili fino al 2.000 a.C.). Questi ambienti, completamente restituiti a funzione museale, vengono destinati anche a luogo di formazione didattica, grazie a vere e proprie “stazioni olfattive” che accompagneranno i visitatori nell’approfondimento della storia del profumo e delle essenze attraverso i propri sensi.
Già gli antichi Egizi utilizzavano il profumo per favorire l’elevazione dell’anima, i Greci per sfruttarne le virtù terapeutiche, i Romani per il culto religioso ma anche per la persona e l’ambiente, uomini e donne del Medioevo per aromatizzare i lavacri, e così via fino al consumatore dei giorni nostri, che nel profumo vede una scelta di stile e un’affermazione della propria personalità.
Primo percorso espositivo di questo tipo in Italia, la rassegna permanente dedicata alle essenze ha tutte le caratteristiche per diventare il competitor europeo del Museo del Profumo di Grasse, superandolo per la vastità degli oggetti esposti e per la formula innovativa e coinvolgente. Partecipano al progetto anche Cosmetica Italia (ex Unipro), l’associazione delle imprese italiane di cosmetica, con il prestito del proprio fondo bibliotecario, la realizzazione di un video documentario, il supporto didattico e il reperimento di materiale storico, la Camera di Commercio di Venezia, con un importante contributo economico, e il Master in Scienza e Tecnologia Cosmetiche e Centro di Cosmetologia della Università di Ferrara, che fornisce consulenza scientifica e organizzerà seminari e corsi olfattivi.
Per maggiori informazioni: http://mocenigo.visitmuve.it/

Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

Fiera de l'Oca 2013 

Dal 9 - 10 Novembre 2013

fiera-delloca

Il 9 e 10 novembre 2013 non mancate alla tradizionale "Fiera de l'Oca" in centro a Mirano (VE).
Era l'anno 1982 quando Sandro Zara pubblicò l'opera di Carlo Preti il "Zogo de l'Oca de Miran". Nella ricerca del materiale per costruire il gioco, riscoprì il vecchio detto: Chi no magna l'oca a san martin nol fa el beco de un quatrin. Breve indagine e si scopre che era consuetudine, a Mirano, festeggiare la chiusura dell'anno agrario, l'11 novembre, giorno di San Martino, mangiando l'oca. Tradizione, tra l'altro, ancora viva tra le vecchie famiglie del centro storico.
(La tradizione dice: San Martino, oca, castagne e vino, e il rito vuole l'oca sulla tavola sia perché in quel periodo essa è invitante e succulenta, è il momento in cui la sua carne si è fatta così grassa e morbida da sciogliersi in bocca, sia perché a Mirano i proprietari terrieri che allora erano quasi tutti ebrei, non potevano mangiare maiale).
Ma perché non ripristinare e ufficializzare questa tradizione?
Detto fatto, nasce la "Compagnia de l'Oca" con lo scopo di divulgare e far rivivere la Festa di San Martino mangiando l'oca.
Da allora l'11 novembre con una cena ad invito la Compagnia organizza la grande Cena dell'Oca la quale ha tutta una sua ritualità, un tema ben definito e un menù tutto a base d'oca.
In breve tempo questa "voglia di oca" coinvolge l'intero paese e siccome tutti non possono partecipare alla cena ufficiale, la domanda viene rivolta ad altri ristoranti che fanno a gara nel proporre il proprio pranzo d'oca. Molti altri si organizzano a gruppi nelle case e nasce, di conseguenza, la ricerca di tovaglie, canovacci, grembiuli, segnaposto e ogni altro oggetto che porti l'immagine o riproduca l'oca. Perfino il tradizionale dolce di pasta frolla il San Martino si trasforma in un'oca dolce e friabile.

Così Mirano, in poco tempo, diviene il "Paese dell'Oca".
Son diventate ormai famose, tra i gastronomi, queste cene sempre completamente e rigorosamente a base d'oca. La "voglia d'oca", ha coinvolto tutti i miranesi e ormai anche molti "foresti", che affollano i ristoranti della zona che propongono l'oca per tutta la settimana di S. Martino.
Nel 1998 Roberto Gallorini, Presidente della Pro Loco di Mirano, ideò il grande "ZOGO DE L'OCA IN PIAZZA", riportando il gioco di Carlo Preti su 63 grandi tavole (di 2 metri per 2), rialzate 80 cm. da terra, che disposte attorno all'ovale della piazza formano una grande passerella colorata di circa 130 metri.
La manifestazione è stata ambientata alla fine del secolo scorso, un po' per rifuggire dal consueto richiamo medievale, ma soprattutto per riscoprire il sapore genuino, la semplice quotidianità di un periodo non così lontano, ma già dimenticato. Il proposito è quello di ricostruire una festa di un paese di campagna all'inizio del '900 con i costumi e la scenografia relativi.
Attorno all'ovale costituito dalle caselle, vengono innalzate ampie tribune su i quattro lati della Piazza formando così un anfiteatro. A questo si accede attraverso tre grandi portoni simili ai frontespizi delle giostre di una volta.
Le case prospicenti la Piazza e le viuzze circostanti e le tribune stesse vengono addobbate con bandiere e stendardi, insegne e cartelloni del tempo passato. Vi è il recinto con gli animale da cortile, la vecchia osteria, il gioco delle bocce, il fotografo d'epoca.
I partecipanti al gioco, gli organizzatori, moltissimi paesani, hanno ritrovato in soffitte o cantine i vecchi abiti dei nonni. Altri se li son fatti fare. Abiti da contadini, da notai e signorotti, da militari, da signore con ombrellino e cappellino. Son saltati fuori carrettini, vecchie biciclette, carrozzine, carriole, cerchi e trottole.
Artisti di strada, il teatrino delle marionette, saltimbanchi e "trampolieri", suonatori, il mangiafuoco percorrono le viuzze e la piazza allietando ed intrattenendo il pubblico mentre la banda di Mirano, con le vecchie divise di fine '800, suona musiche d'epoca. Ma su tutti si ergono imponenti delle gigantesche oche bianche di legno che sembrano uscire da sotto i portici e sopravanzare i visitatori.
Nasce così LA FIERA DE L'OCA che ha come momento clou il ZOGO DE L'OCA.
Uno spettacolo nello spettacolo è l'Ocaria, il mercato vero e proprio. Descriverlo è facile: provate a immaginare qualsiasi oggetto vi venga in mente, affiancatelo all'oca e… il "zogo" è fatto! Sui banchi di questo particolarissimo mercato, infatti, si può trovare veramente di tutto, come nella tradizione dei vecchi mercati paesani. E come nei vecchi mercati si passa di banco in banco, si tocca, si valuta, si compra, alla ricerca di cose semplici ma utili per la vita di tutti i giorni: dai canovacci ai grembiuli, dalle tovaglie ai piatti, dai bicchieri alle tazze, dalle magliette ai cappellini, dai manifesti alle cartoline. Tutto, naturalmente, marcato con l'effige del simpatico pennuto.
Ovviamente, passeggiando di qua e di là è inevitabile prima o poi avvertire un certo languorino. D'altronde chi può resistere davanti alle leccornie offerte dai banchi gastronomici di patrie dell'oca come Mortara, Palmanova e, come si diceva poco fa, Sarlat? Dallo spek al prosciutto, dalle salsicce al foie gras, dal salame ai ciccioli al patè, lingua e palato si toglieranno le loro belle soddisfazioni. E se proprio non sapete resistere all'appetito, allora è davvero d'obbligo una tappa all'Osteria dell'Oca, luogo perfetto non solo per assaggiare qualche prelibatezza a base d'oca, ma anche incontrare vecchi e nuovi amici, scambiare due chiacchiere e brindare con un bicchiere di buon vino.
Per maggiori informazioni e il programma completo: www.giocodelloca.it
Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

 

I Giardini di Natale 2013 

Dal 9 Novembre 2013 al 6 gennaio 2014

GIARDINI-DI-NATALE

Da sabato 9 novembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 tornano i tradizionali mercatini "I Giardini di Natale" ad Asiago.
Tornano i Giardini di Natale ad Asiago: l’ormai celebre mercatino natalizio che con le sue casette di legno animerà Piazza Carli a partire da sabato 9 novembre 2013 e durando per tutte le festività.
Gli espositori proporranno una grande varietà di articoli: dagli addobbi in vetro, legno e ceramica ai dolci delle pasticcierie della zona, fino ai prodotti naturali.
I Mercatini di Natale offrono una buona occasione per chi è alla ricerca di un regalo un po’ originale, per chi vuole decorare la propria casa o l’Albero di Natale o per chi semplicemente vuole trascorrere qualche ora per le vie di Asiago addobbate e illuminate a festa, tra la gente, a godere dell'aria allegra che accompagna questo periodo.
Per le strade si potranno poi gustare i dolci tipici delle feste natalizie e il calore dato da un bicchiere di buon vin brulè. L'arrivo della neve infine, darà un tocco di magia a questa manifestazione già così speciale.


GIORNI E ORARI DI APERTURA DEI MERCATINI DI NATALE DI ASIAGO

Mercatini di Natale - NOVEMBRE 2013
• Sabato 9 novembre 2013 Il mattino dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e il pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 19:00
• Domenica 10 novembre 2013 Orario continuato dalle ore 10:30 alle ore 19:00
• Sabato 16 novembre 2013 Il mattino dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e il pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 19:00
• Domenica 17 novembre 2013 Orario continuato dalle ore 10:30 alle ore 19:00
• Sabato 23 novembre 2013 Il mattino dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e il pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 19:00
• Domenica 24 novembre 2013 Orario continuato dalle ore 10:30 alle ore 19:00
• Sabato 30 novembre 2013 Il mattino dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e il pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 19:00
Per maggiori informazioni: http://www.asiago.it

Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

VISITE GUIDATE GRATUITE ALLA CA’ D’ORO

Dal 16 al 30 Novembre 2013

 Visite guidate gratuite alla Ca’ d’Oro

Autunno al Museo: visite guidate gratuite alla Galleria Franchetti e apertura straordinaria notturna

In vista della chiusura, il 24 novembre 2013, della mostra “Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti. Collezionismi alla Ca’ d’Oro”, la Galleria Giorgio Franchetti Ca’ d’Oro offre ai visitatori una serie di visite guidate tematiche, a cura di studiosi e personale interno della Soprintendenza, cui è possibile partecipare senza costi aggiuntivi rispetto al biglietto di ingresso alla Galleria e alle due esposizioni in corso. All’interno del percorso espositivo della Galleria Franchetti è visitabile anche la mostra “I Tesori del Ghetto di Venezia“, una splendida collezione di argenti restaurati da Venetian Heritage.
Sabato 30 novembre, la Galleria Franchetti - Ca’ d’Oro rimarrà aperto straordinariamente anche di sera (dalle 20.00 alle 24.00), con il primo degli eventi dedicati al tema “Misteri di Venezia” realizzati in collaborazione con l’Associazione “Fili di Culture”. Iniziativa, quest’ultima che si inserisce nell’ambito del progetto nazionale “Una notte al Museo” promosso da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

PROGRAMMA VISITE GUIDATE
Sabato 16 novembre 2013, ore 11
Le raccolte storiche del barone Giorgio Franchetti e la nascita del museo
Visita guidata alla mostra “Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti.
Collezionismi alla Ca’ d’Oro” – sezione storica a cura di Paola Bressan

Domenica 17 novembre 2013, ore 11
“Tesori dal Ghetto di Venezia restaurati da Venetian
Heritage”
Visita guidata alla mostra delle argenterie ebraiche a cura di Marcella Ansaldi

Sabato 23 novembre 2013m, ore 11
Itinerario tra i capolavori della Galleria Franchetti
Visita guidata alle raccolte storiche del museo a cura di Loredana Spinnato

Domenica 24 novembre 2013, ore 11
La collezione di dipinti del barone Giorgio Franchetti e la nascita del museo. I capolavori
Visita guidata alle raccolte storiche del museo a cura di Loredana Spinnato

Domenica 24 novembre 2013, ore 15
“Tesori dal Ghetto di Venezia restaurati da Venetian Heritage”
Visita guidata alla mostra delle argenterie ebraiche
a cura di Roberta Favia

Sabato 30 novembre 2013
APERTURA STRAORDINARIA DEL MUSEO DALLE ORE 20.00 ALLE 24.00
Misteri di Venezia – ore 21.00
Incontro con Alberto Toso Fei
in collaborazione con l’Associazione “Fili di Culture”

 

 

Basta navi a Venezia: è una vergogna!

Basta navi a Venezia: è una vergogna!

Oltre che una minaccia terribile per la laguna tutta. Mobilitiamoci!

QUESTO APPELLO É STATO CONDIVISO 2258 VOLTE
condividilo anche tu!
#FREECANALGRANDE

I numeri fanno paura. In un anno arrivano a Venezia oltre 600 grandi navi, il 400 per cento in più rispetto a cinque anni fa. Grattacieli del mare lunghi 300 metri e larghi 30. Il turismo delle grandi navi sta imponendo un prezzo altissimo alla città, non solo per l'inquinamento prodotto, ma per il rischio di danni strutturali agli edifici e per gli squilibri causati al sistema lagunare dallo spostamento di questi grandi volumi d'acqua. E non vogliamo nemmeno pensare agli esiti disastrosi che una manovra sbagliata potrebbe avere, lì a pochi metri da Palazzo Ducale e Piazza San Marco.

Basta navi a Venezia: è una vergogna, oltre che una minaccia terribile per la laguna tutta. Mobilitiamoci!

#FREECANALGRANDE

Patrizio Roversi: Mi ricordo che dovevo imbarcarmi su di una nave da crociera, ai Caraibi. Sono arrivato al porto ma non la trovavo, anzi, non trovavo proprio il Porto. Mi avevano detto di andare in fondo alla strada, ma in fondo alla strada non c'era il mare, vedevo soltanto una specie di grattacielo molto più alto delle case a due o tre piani che fiancheggiavano il marciapiede. Avete indovinato: il grattacielo era proprio la nave sulla quale dovevo imbarcarmi, enorme e altissima. Io non ho nulla contro le crociere: in quell'occasione mi sono divertito, capisco che la crociera può essere un'ottima forma di vacanza e anzi so che se ne organizzano di molto interessanti, anche piene di spunti culturali. Ma con questo non è detto che i croceristi debbano arrivare direttamente in Piazza San Marco! Ero a Venezia, qualche settimana fa, in occasione della partenza di Adriatica per il Giro del Mondo sulle rotte di Pigafetta, e ho avuto occasione di trovarmi in vaporetto, di fronte ad una di queste navi enormi che stava navigando sul Canal Grande. Grande sì, ma evidentemente non abbastanza per farla transitare, tra il traffico di gondole e di barche. Ammetto che il passaggio della grande nave, scortata davanti e dietro dai rimorchiatori, aveva un suo fascino: mi è venuto in mente il Rex di Fellini. Solo che stavolta le onde erano vere, non di plastica nera (vedete il filmato qui sopra, n.d.r.). Certo mi ha colpito la sproporzione e non ho potuto fare a meno di pensare alla Concordia che passa davanti al Giglio: a Venezia le navi non faranno proprio un “inchino”, ma certo potremmo definirlo un “inquino”, in tutti i sensi. E ho pensato anche ai turisti imbarcati sulla nave, tutti affacciati ai ponti con la macchina fotografica, destinati a stare a Venezia poche ore, dopo un semplice “passaggio” tra l'Isola di San Giorgio e la Riva degli Schiavoni: una "botta" (una foto) e via... Loro meriterebbero qualche cosa di più e Venezia meriterebbe qualche cosa di meno: i turisti più tempo in questa città unica al mondo e Venezia meno traumi e più rispetto.

TURISTIPERCASO, COMMENTATE E CONDIVIDETE IL NOSTRO APPELLO! #FREECANALGRANDE
 
http://turistipercaso.it/venezia/70294/basta-navi-a-venezia-e-una-vergogna.html#.UnOnPb5d6P9